Il disturbo ossessivo compulsivo
Ci sono persone che hanno la tendenza a ripetere, a ritmare le loro operazioni e a isolarle da altre, che avvertono impulsi stranissimi, infantili e assurdi, e che sono indotte a compiere azioni che non procurano gioia alcuna, ma la cui omissione è impossibile. Queste persone soffrono di disturbo ossessivo compulsivo.
Esse sono consapevoli che si tratta di pensieri in sé privi di senso, ciononostante, e contro la loro volontà, sono costrette a rimuginare e a lambiccarsi il cervello, quasi che questo fosse il compito più importante della loro vita.
Ciò che eseguono realmente, le cosiddette azioni ossessive, sono innocue e insignificanti; si tratta perlopiù di ripetizioni di parole o frasi, di rifare le stesse cose, di complicazioni cerimoniali di attività della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi, andare a passeggio, ecc.), che diventano compiti lunghi e quasi irrisolvibili.
Tuttavia non pensate di giovare in alcun modo esortandole a cambiare strada, a non occuparsi più dei loro sciocchi pensieri e a fare qualcosa di più utile e sensato. Anche loro lo vorrebbero, poiché capiscono perfettamente, condividono il vostro giudizio sui sintomi ossessivi, anzi sono loro ad anticiparvelo. Soltanto che non possono fare altrimenti. L’unica cosa che possono fare è spostare, sostituire, al posto di un’idea sciocca metterne un’altra, al posto di un cerimoniale eseguirne uno diverso.
Accanto alla coazione a ripetere, nel campo intellettuale s’insinua il dubbio che a poco a poco corrode anche ciò che abitualmente è più certo. Il tutto sfocia in una sempre crescente indecisione, mancanza di energia, limitazione della libertà; eppure si tratta di persone in origine tendenzialmente molto energiche, spesso straordinariamente volitive, e di regola intellettualmente dotate al di sopra della media, che hanno raggiunto un soddisfacente livello di sviluppo etico, e sono iperscrupolose, corrette più dell’ordinario.
Le rappresentazioni, gli impulsi e le azioni morbose non si combinano affatto nelle medesime proporzioni in ogni singola forma e caso di nevrosi ossessiva; al contrario, vige la regola che l’uno o l’altro di questi fattori domini il quadro clinico; tuttavia ciò che accomuna tutte queste forme è sufficientemente inconfondibile.
Le rappresentazioni ossessive, anche quelle più stravaganti e peregrine si possono spiegare perché hanno un loro senso e un loro significato, proprio come i nostri sogni notturni.
- 11 Novembre 2020